Un uomo solito a truffare il prossimo si innamora della vittima dei suoi interessi criminali

L'INGANNO PERFETTO

L'INGANNO PERFETTO

109 min | Grottesco | Gran Bretagna

Gli orari indicati corrispondono all'inizio di pubblicità e trailer.

Lo spettacolo inizia 5 minuti dopo.

La programmazione potrebbe subire variazioni senza preavviso.


Regia

Bill Condon

Attori

Helen Mirren Ian McKellen Russell Tovey Jóhannes Haukur Jóhannesson Jim Carter Mark Lewis Jones Sonia Goswami Phil Dunster Michael Culkin Laurie Davidson

Genere

Grottesco

Durata

109 min.

Nazione

Gran Bretagna

Tipo

Film

Classificazione

Per Tutti

Trama

Roy e Betty, ottuagenari, si incontrano grazie a un sito di appuntamenti per la terza età. Tra i due scatta immediatamente un'intesa, che li porta a confessare l'uno all'altra di aver fatto ricorso a qualche bugia. Ma ad essere svelata è solo la punta di un iceberg: Roy vive infatti di raggiri e truffe ai danni di facoltosi e sprovveduti investitori e non rivela niente di tutto questo a Betty. Anzi, continua a mentirle sistematicamente per potersi avvicinare ulteriormente a lei.

Un duetto tra due interpreti straordinari: prima di ogni altra cosa L'inganno perfetto si caratterizza così, come piacere di osservare una recitazione impareggiabile.

Note

Condon si affida infatti nuovamente a Ian McKellen per ritornare sui temi che caratterizzavano il suo film migliore, Demoni e dei: un passato inquietante e impossibile da cancellare e il confronto tra generazioni differenti, con la natura machiavellica - sotto l'apparente fragilità - degli anziani che si scontra con quella pragmatica ed elementare dei giovani.

A volte L'inganno perfetto sembra quasi una sintesi tra questo film e un altro caposaldo della carriera di McKellen, L'allievo di Bryan Singer, in cui un ragazzino scopriva che il vecchio signore della porta accanto era in realtà un ex nazista sotto mentite spoglie. L'intento è quello di estendere l'inganno e l'esistenza di doppie o triple verità dal piano diegetico a quello dello spettatore ignaro, guidato per la prima mezzora sui binari di una sorta di romcom della terza età e in seguito sballottato tra generi inaspettati e svolte traumatiche. L'inganno perfetto diviene così un thriller con una curiosa radice nella storia del Novecento, anziché una commedia o un mélo, generi cinematografici che lo stereotipo vorrebbe abbinati inevitabilmente alla senilità di attori e pubblico. I bruschi rovesciamenti di stile e narrazione, tuttavia, non sempre sono gestiti al meglio.


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