UN'OPERA PRIMA ACCURATA CHE RIFLETTE SULL'IDENTITÀ MASCHILE

CHIEN DE LA CASSE

CHIEN DE LA CASSE

93 min | Grottesco | Francia

Gli orari indicati corrispondono all'inizio di pubblicità e trailer.

Lo spettacolo inizia 5 minuti dopo.

La programmazione potrebbe subire variazioni senza preavviso.


Regia

Jean-Baptiste Durand

Attori

Anthony Bajon Raphael Quenard Galatéa Bellugi Dominique Reymond Bernard Blancan Nathan Le Graciet (II) Mike Reilles Mathieu Amilien Evelina Pitti Kader Bouallaga Marysole Fertard Thibaut Bayard Maia Dennehy Tommy Lee Baïk Fayssal Djedoui Antoine Rodriguez Viktor Gkoritsas Johan Adam

Genere

Grottesco

Durata

93 min.

Nazione

Francia

Tipo

Film

Classificazione

Per Tutti

Trama

Antoine e Damien sono amici da sempre, e da sempre vivono a Le Pouget, piccolo borgo dell'Herault francese dove i (pochi) giovani si incontrano ogni sera nella stessa piazza. Il rapporto fra i due ragazzi è ben codificato e quasi simbiotico, nel senso anche tossico del termine: Antoine, che tutti chiamano con il cognome Mirales, è dominante e tratta Damien, soprannominato Dog, alla stregua del suo vero cane, Malabar. E Dog si lascia offendere e umiliare senza reagire, come un cane fedele, finché a Le Pouget arriva Elsa, una ragazza di città che ha scelto di trasferirsi per un mese lontano dal caos della vita urbana: ed Elsa, curiosamente, comincia una relazione proprio con Damien, il quale di fatto si allontana da Antoine. Ovviamente l'amico gradasso la prende male, e il conflitto fra i due non tarderà ad esplodere, rompendo la quiete apparente (ma anche la monotonia) della vita del paese.

Note

Chien de la casse è il lungometraggio di esordio dello sceneggiatore e regista francese Jean-Baptiste Durand e ha vinto sia il César come Miglior film d'esordio che quello per il Miglior attore esordiente, quel Raphael Quenard che è stato anche protagonista del film di Quentin DupieuxYannick - La rivincita dello spettatore.

Durand è il mattatore di Chien de la casse nel ruolo sfaccettato e contraddittorio di Antoine Mirales, capace di trattare l'amico Damien come una pezza da piedi ma anche di correre in suo soccorso nel momento del bisogno, apparentemente rozzo e prepotente e in realtà avido consumatore di cultura alta - da Montaigne a Hesse - e abile cuoco.

Antoine parla con il matto del paese Bernard, cucina biscotti per la vicina e si prende cura di sua madre, una pittrice in preda alla depressione. Ma nei confronti di Damien ed Elsa è crudele e villano, invadente e fuori luogo. Dal canto suo Damien tiene fede al suo soprannome seguendo passivamente gli ordini tanto dell'amico quanto della nuova fidanzata, e non risponde nemmeno alle provocazioni dei bulli del paese. È una vittima designata e ha sempre vissuto (e subìto) la vita sempre uguale del suo paese, in cui ognuno ha un ruolo definito dal quale non si può mai emancipare. In realtà è in procinto di partire per il servizio militare, mentre Mirales, che vorrebbe andarsene per imbarcarsi in qualche grande impresa, è incatenato a Le Pouget.


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