versione originale francese con sottotitoli italiani
LA SIGNORA DELLA PORTA ACCANTO
105 min | Melodramma | Francia
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Lo spettacolo inizia 5 minuti dopo.
La programmazione potrebbe subire variazioni senza preavviso.
Regia
François Truffaut
Attori
Henri Garcin Fanny Ardant Gérard Depardieu Roger Van Hool Veronique Silver Philippe Morier-Genoud Michèle Baumgartner
Genere
Melodramma
Durata
105 min.
Nazione
Francia
Tipo
Film
Classificazione
Per Tutti
Trama
In un paese vicino a Grenoble la signora Odile Jouve, che gestisce il circolo del tennis, introduce la vicenda di Mathilde e Bernard. Philippe, controllore di volo, e sua moglie Mathilde vanno a vivere in una casa che si trova di fronte a quella di Bernard Coudray, di sua moglie Arlette e il figlio Thomas. Mathilde e Bernard si sono amati di un amore passionale otto anni prima e ora fingono di non conoscersi. Era stata lei a voler troncare la loro relazione ma adesso entrambi si trovano di fronte a un sentimento che riesplode dando origine a una catena di eventi che coinvolgono anche le reciproche famiglie.
Note
restaurata in 4K: La signora della porta accanto (La femme d'à côté), penultimo capolavoro di François Truffaut, il più amato tra i cineasti, il più lieve e tragico, il più grave e sentimentale, scomparso prematuramente quarant’anni fa, a cinquantadue anni.
La signora della porta accanto è l'esito estremo, lirico e crudele, del lungo interrogarsi di Truffaut sull’amore: libero, perduto, folle, (extra)coniugale, non corrisposto, anticonvenzionale, in trappola o in fuga.
C'è una frase - né con te, né senza di te - posta alla fine del film, che lo sigilla come un'epigrafe ambigua, paradossale e perfetta, certificando l'impossibilità di fuggire dai fantasmi della passione e del passato, dalla spirale (auto)distruttiva nella quale i due protagonisti e amanti - Fanny Ardant e Gérard Depardieu - sono ciascuno al tempo stesso vittima e carnefice.
E lo saranno fino alla fine, verso la quale ci avviciniamo in un crescendo tragico parossistico e ineluttabile, esaltato dalle musiche di Georges Delerue, il compositore-simbolo della Nouvelle Vague, e meravigliosamente immortalato dal grande direttore della fotografia William Lubtchansky.