UNA COMMEDIA UMANISTA, SEMPLICE E BELLISSIMA

L'INNAMORATO, L'ARABO E LA PASSEGGIATRICE

L'INNAMORATO, L'ARABO E LA PASSEGGIATRICE

100 min | Commedia | Francia

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Lo spettacolo inizia 5 minuti dopo.

La programmazione potrebbe subire variazioni senza preavviso.


Regia

Alain Guiraudie

Attori

Jean-Charles Clichet Noémie Lvovsky Ilies Kadri Michel Masiero Doria Tillier Renaud Rutten Philippe Fretun Farida Rahouadj Nathalie Boyer

Genere

Commedia

Durata

100 min.

Nazione

Francia

Tipo

Film

Classificazione

Per Tutti

Trama

A Clermont-Ferrand, un attentato nel centro cittadino porta lo scompiglio fra gli abitanti. Tra questi c'è Médéric, modesto impiegato innamorato di Isadora, prostituta di mezza età sposata con un uomo possessivo. Quando alla porta del suo palazzo si presenta Selim, giovane senzatetto che potrebbe essere coinvolto nell'attentato, Médéric lo accoglie. È l'inizio di una girandola di personaggi e situazioni che il pover'uomo faticherà sempre di più a gestire, tra l'amour fou per Isadora, i continui ritorni del marito della donna, le spedizioni punitive di un gruppo di spacciatori che vuole morto Selim, l'assalto delle forze dell'ordine al palazzo e il coinvolgimento dei vicini di casa...

Note

Ascolto, protezione, cura, attenzione: sono questi i sentimenti di cui parla l'ultimo film di Guiraudie, racchiusi nel titolo originale Viens je t'emmène (letteralmente "vieni, ti ci porto io"), espressione spesso usata per campagne di solidarietà sociale verso persone bisognose. Allo spettro opposto della morale ce ne sono altri: violenza pubblica e privata, rifiuto, negazione, odio. Eppure, nonostante le convenzioni con cui osserviamo e definiamo la realtà, nel mondo del regista francese non esiste una morale che stabilisca confini netti tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, tra ciò che è buono e ciò che è cattivo. Esistono solo l'attrazione e l'amore (di preferenza omosessuale, ma non necessariamente), che muovono i personaggi come pedine di una forza capace di oltrepassare la volontà o le convinzioni. Ed è questo, probabilmente, il vero scandalo di questo film semplice e bellissimo.


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