UN 3 CAPITOLO CONFERMATIVO E RASSICURANTE CON ARTIGLI COMICI
RIUNIONE DI FAMIGLIA NON SPOSATE LE MIE FIGLIE 3
98 min | Commedia | Francia
Gli orari indicati corrispondono all'inizio di pubblicità e trailer.
Lo spettacolo inizia 5 minuti dopo.
La programmazione potrebbe subire variazioni senza preavviso.
Regia
Philippe de Chauveron
Attori
Christian Clavier Chantal Lauby Ary Abittan Medi Sadoun Frédéric Chau Noom Diawara Frédérique Bel Emilie Caen Elodie Fontan Alice David Pascal N'zonzi Salimata Kamate Tatiana Rojo Daniel Russo Nanou Garcia Abbes Zahmani Farida Ouchani Loïc Legendre Jochen Hägele Nathalie Bécue Arnaud Henriet Tien Shue Sébastien Faglain Vincent Debost
Genere
Commedia
Durata
98 min.
Nazione
Francia
Tipo
Film
Classificazione
Per Tutti
Trama
Claude e Marie si apprestano a celebrare il loro 40esimo anniversario di matrimonio con una cenetta romantica, ma le quattro figlie vogliono regalare loro una grande festa a sorpresa, invitando anche i rispettivi mariti e suoceri, che arrivano da Cina, Costa D'Avorio, Israele e Algeria. Per Claude, tendenzialmente xenofobo e sostenitore del "crollo dell'integrazione francese", è un duro colpo, ma per amore delle figlie (e su amichevoli pressioni della moglie) accetta quelli che percepisce come invasori barbari del suo Paese. Anche per i consuoceri la riunione di famiglia non è una passeggiata: i coniugi cinesi si sono legati al dito che Claude non li distingue dai loro connazionali, gli avoriani si ribellano alla sistemazione pensata per loro, il suocero algerino vorrebbe cantare alla cerimonia con il suo gruppo rock per la disperazione della moglie, e la coppia israeliana è in piena crisi.
Note
Riunione di famiglia è il terzo episodio di quella che è diventata una minisaga cominciata con lo spassoso Non sposate le mie figlie, e vede il comico Christian Clavier mattatore di una storia di accettazione obtorto collo della Francia multietnica.
Il personaggio di Claude è degno erede di quelli ideati da Louis De Funès, ometti un po' retrogradi e perennemente incazzosi, e la sua battaglia contro l'inclusione si è da subito rivelata un contraltare a certo buonismo (alto)borghese di facciata.