Estate 2017 una serie di omicidi di giovani afroamericani:la protesta della comunità nera

CHE FARE QUANDO IL MONDO È IN FIAMME?

CHE FARE QUANDO IL MONDO È IN FIAMME?

109 min | Drammatico | Italia/Francia

Gli orari indicati corrispondono all'inizio di pubblicità e trailer.

Lo spettacolo inizia 5 minuti dopo.

La programmazione potrebbe subire variazioni senza preavviso.


Regia

Roberto Minervini

Attori

Judy Hill Dorothy Hill Michael Nelson (II) Ronaldo King Titus Turner Ashley King Kevin Goodman

Genere

Drammatico

Durata

109 min.

Nazione

Italia/Francia

Tipo

Film

Classificazione

Per Tutti

Trama

Il costume di piume e perle brillanti di Big Chief Kevin Goodman, colto mirabilmente nell'epilogo dalla "fotosensibilità" di Roberto Minervini, è qualcosa difficile da comprendere per gli spettatori europei. Confluenza di minorità oppresse, è un costume di ispirazione indiana indossato da un afroamericano e cucito idealmente dal regista per rendere conto di quelle minoranze, di quei luoghi di forte métissage, dove convivono culture antiche e tradizioni radicate. Dopo l'incandescenza di Louisiana, ficcato nello stato omonimo, Roberto Minervini trasloca a Baton Rouge restando fedele a quella porzione di Sud venduto da Napoleone per quindici milioni di dollari. Se per il resto del Paese la Louisiana è una sorta di gigantesca festa permanente dove non ci si preoccupa che della musica e della cucina, dove la gente non fa altro che cantare e suonare nelle strade, la realtà smentisce lo stereotipo e rivela una complessità che impone rispetto.

Raggiunto il cuore autentico di uno stato disprezzato per il suo 'ritardo', l'autore incontra persone ordinarie che nessuno conosce ma che si conoscono tra loro, perché fanno musica insieme, perché lavorano insieme, perché lottano insieme in una capitale spaccata in due: il nord nero e povero, il sud bianco e agiato. In quel fosso razziale che non si smette di scavare, si inserisce il cinema di Minervini e quell'attitudine a sublimare la realtà tragica senza tradirla.

Note

"CHE FARE QUANDO IL MONDO E' IN FIAMME?", testimonianza e riflessione sul concetto di razza in America.

Si tratta di un contenuto estremamente attuale, di cui tutti stanno parlando perché aveva in qualche modo anticipato le tristi vicende americane e le rivolte che stanno attraversando gli Stati Uniti.

Roberto Minervini, apprezzatissimo regista italiano che vive in US, sarà in diretta lunedì 8 alle 21 per parlare della situazione americana e del suo film, presentato in concorso a Venezia e vincitore del Miglior Documentario al London Film Festival.

Introduce Nicola Lagioia, scrittore vincitore del Premio Strega e direttore del Salone internazionale del Festival di Torino.

Un evento molto prestigioso e un approfondimento quanto mai necessario per il nostro pubblico.

Dragando le acque torbide del Mississippi e del suo paese di adozione, l'autore coglie, con le reti della sua empatia, le figure ambigue ed eloquenti del rimosso. L'other side, in cui abita da sempre il suo cinema, non è il rovescio del décor ma il passaggio rivelatore di una realtà che appassiona e sconcerta, una messa a nudo delle piaghe e delle rovine di un paese vincitore e sempre parzialmente vinto. Impegnandosi ad essere il meno invasivo possibile, il suo sguardo cerca sempre qualcosa d'altro nel contatto folgorante coi suoi personaggi, quella prossimità 'insensata' che stabilisce con loro e ottiene al prezzo di lunghe 'sedute'. La camera si integra alle loro esistenze fino a sfiorare la finzione con un senso mirabile del quadro e del momento. Ma Minervini non racconta né mistifica, i suoi film descrivono attraverso il quotidiano, passando del tempo con persone vere di cui abbraccia il presente e a cui non attribuisce mai un giudizio a priori. La sua preoccupazione è la restituzione grafica di un contesto di cui è il testimone privilegiato.

What You Gonna Do When the World's On Fire? avvicina Judy, una donna spezzata dalla vita e dai debiti che vorrebbe soltanto conservare il suo bar, ascolta i canti di Kevin, Spy Boy e guardiano della tradizione "indiana", accompagna Ronaldo e Titus, che mamma vuole a casa prima che un colpo di pistola neghi loro la chance di diventare grandi, sfila al fianco di un ostinato collettivo dei diritti civili che eredita la rabbia delle Black Panther, denuncia la violenza della polizia e rilancia la marcia secolare del popolo nero verso l'emancipazione.


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