La storia di una giovane scontrosa che nasconde un'anima gentile

L'ANIMA IN PACE

L'ANIMA IN PACE

88 min | Commedia | Italia

Gli orari indicati corrispondono all'inizio di pubblicità e trailer.

Lo spettacolo inizia 5 minuti dopo.

La programmazione potrebbe subire variazioni senza preavviso.


Regia

Ciro Formisano

Attori

Livia Antonelli Donatella Finocchiaro Lorenzo Adorni Daniela Poggi Federico Mancini Antonio Digirolamo

Genere

Commedia

Durata

88 min.

Nazione

Italia

Tipo

Film

Classificazione

Per Tutti

Trama

Roma, durante il lockdown. Dora consegna la spesa (pesanti confezioni di acqua comprese) a clienti che le aprono a malapena la porta. A casa la aspettano la madre Lia, che intrattiene amanti occasionali e sperpera i soldi guadagnati dalla figlia, e la zia che ospita madre e figlia, in attesa che il tribunale decida se restituire o meno a Lia la custodia dei minori gemelli sottrattele dai servizi sociali. Dora fa da genitore a questa genitrice irresponsabile che ha pagato sulla sua pelle la decisione di liberarsi di un marito violento.

La giovane donna intrattiene una relazione con il pusher del quartiere, per cui fa anche qualche consegna occasionale. Il suo sogno, una volta finita l'emergenza pandemia, è diventare estetista e accogliere il ritorno dei fratellini, con cui mantiene un rapporto a distanza attraverso il filtro di un'assistente sociale. E anche per lei si profilerà (forse) la speranza di un futuro migliore, sottoforma di un aspirante medico che si innamora della sua gentilezza, nascosta sotto l'apparente durezza da sopravvissuta.

Note

L'anima in pace sorprende per la delicatezza con cui riesce a raccontare un gruppetto di anime nella tempesta, a cominciare dalla sua protagonista, che riesce ad essere allo stesso tempo sbrigativa e attenta, brusca e caritatevole, androgina e sensuale, crudamente realista e inguaribilmente romantica.

Il merito è di una sceneggiatura precisa e di una regia che non spreca neanche un'inquadratura, entrambe ad opera di Ciro Formisano al suo secondo film di finzione dopo L'esodo, e merito dell'interpretazione asciutta e rigorosa, ma mai priva di un incandescente sottotesto emotivo, dell'esordiente Livia Antonelli, una vera rivelazione per onestà recitativa e presenza scenica.

C'è qualcosa di profondamente onesto e puro in questa storia di sopravvivenza quotidiana, all'interno della crudeltà e della paura di un contesto sociale che la pandemia ha reso solo più evidentemente chiuso al contatto con gli altri. C'è anche qualcosa di profondamente etico nella solidarietà che Dora sa dimostrare anche a chi (forse) non la merita. Formisano costruisce una narrazione coerente e attenta a ogni dettaglio, senza mai indugiare nel pietismo, comportandosi esattamente come Dora, che non si piange addosso e accetta con sobrietà il suo destino momentaneo. E questo differenzia in positivo L'anima in pace dalla disperazione nichilista (e deprimente) di molti film europei analoghi per contesto socioeconomico.


Nei nostri cinema