un film che parla profondamente di diritti

SOPRAVVISSUTI

SOPRAVVISSUTI

93 min | Drammatico | Francia

Gli orari indicati corrispondono all'inizio di pubblicità e trailer.

Lo spettacolo inizia 5 minuti dopo.

La programmazione potrebbe subire variazioni senza preavviso.


Regia

Guillaume Renusson

Attori

Denis Ménochet Zahra Amir Ebrahimi Victoire Du Bois Oscar Copp Luca Terracciano Guillaume Pottier Roxane Barazzuol Julie Moulier Loïc Corbery Julie-Anne Roth Bastien Ughetto Valentine Atlan

Genere

Drammatico

Durata

93 min.

Nazione

Francia

Tipo

Film

Classificazione

Per Tutti

Trama

Samuel è sopravvissuto ad un incidente stradale in cui è morta sua moglie. Torna per la prima volta nello chalet di montagna in territorio italiano dove hanno trascorso dei bei momenti insieme. Qui ha trovato rifugio Chereh, una profuga afgana sfuggita ad una retata della polizia. Dopo un'iniziale intenzione di disinteressarsi della sua sorte decide di esserle d'aiuto. I due dovranno lottare non solo con la Natura avversa ma anche con dei cacciatori di migranti.

Note

Là si trattava della rotta balcanica in Ungheria e di un pedinamento in cui la camera aderiva alla sofferenza del soggetto che seguiva da vicinissimo. Guillaume Renusson affronta un percorso analogo utilizzando, nel suo primo lungometraggio, la spettacolarità delle montagne innevate e la consapevolezza del thriller. Lo accomuna al film di Rashid l'essenzialità del parlato, grazie anche alla presenza nel ruolo di Samuel di Denis Ménochet che gli spettatori italiani hanno potuto apprezzare nel ruolo molto fisico di Antoine in As bestas. Al suo fianco è Zahra Amir Ebrahimi che interpretava un personaggio importante in Holy Spider.

Renusson, sin dalla prima sequenza in cui la polizia italiana utilizza una violenza più vicina a quella dei colleghi d'Oltralpe (in particolare ai tempi di Calais) che non ai metodi autoctoni, mostra di saper gestire le scene d'azione con una buona dose di realismo. Grazie a questo biglietto da visita in apertura ci garantisce che l'entrata in scena di una tipologia molto particolare di cacciatori (dotati di motoslitta e di drone) influirà sull'andamento della vicenda non risparmiando momenti di violenza.

La sua è una denuncia che utilizza il thriller, anche sul piano della colonna sonora, per parlare di un'umanità che fugge dalle persecuzioni. Chereh è moglie (separata dal marito in Grecia, altro luogo in cui non mancano gli estremisti di destra) di un interprete che aveva lavorato con i francesi e quindi considerato un traditore dai talebani. Questa è la sua 'colpa', oltre a quella di indossare un velo.


Nei nostri cinema