PROFONDAMENTE POLITICO E UMANO CHE AFFRONTA CON SENSIBILITÀ UNA STORIA DENSA E PARTECIPATA

UNA DONNA CHIAMATA MAIXABEL

UNA DONNA CHIAMATA MAIXABEL

115 min | Melodramma | Spagna

Gli orari indicati corrispondono all'inizio di pubblicità e trailer.

Lo spettacolo inizia 5 minuti dopo.

La programmazione potrebbe subire variazioni senza preavviso.


Regia

Icíar Bollaín

Attori

Blanca Portillo Luis Tosar María Cerezuela Urko Olazabal Tamara Canosa

Genere

Melodramma

Durata

115 min.

Nazione

Spagna

Tipo

Film

Classificazione

Per Tutti

Trama

Il 29 luglio del 2000 Juan María Jaúregui, ex Governatore civile di Guipuzkoa, viene assassinato a Tolosa da un commando dell'ETA composto da tre persone. I colpevoli sono catturati e condannati nel 2004 a 39 anni di carcere. Nel 2014 uno di loro, Ibon Etxezarreta, chiederà di incontrarne la vedova, Maixabel Lasa, che dal 2001 era stata nominata direttrice della Oficina de Atención a las Víctimas del Terrorismo dal governo basco. Il film descrive il percorso grazie al quale si giunge a questo incontro.

Note

In questa frase si riassumono il pensiero e l'azione di Maixabel Lasa che è al centro di questo film di Iciar Bollain, una regista che non ha mai evitato i temi scomodi avendo sempre uno sguardo attento all'universo femminile. Qui però l'argomento si proponeva come più complesso perché coinvolge, dal punto di vista politico, un passato non poi così distante per la Spagna. Un minimo di collocazione storica può risultare utile per avvicinarsi ad un film di grande presa sia intellettuale che emotiva. ETA nasce nel 1958 in ambienti universitari, formati da una scissione del PNV, la parte più giovane e comunista che voleva una lotta più diretta contro la dittatura franchista.


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