IL RITRATTO REALISTICO DI UNA DONNA IN CERCA DI UNA VITA DIVERSA

SOLA AL MIO MATRIMONIO

SOLA AL MIO MATRIMONIO

121 min | Melodramma | Belgio

Gli orari indicati corrispondono all'inizio di pubblicità e trailer.

Lo spettacolo inizia 5 minuti dopo.

La programmazione potrebbe subire variazioni senza preavviso.


Regia

Marta Bergman

Attori

Alina Serban Tom Vermeir Rebeca Anghel Marie Denarnaud Marian Samu Viorica Tudor Johan Leysen Karin Tanghe Jonas Bloquet Alexandra Dina Maria Baciu Lara Persain

Genere

Melodramma

Durata

121 min.

Nazione

Belgio

Tipo

Film

Classificazione

Per Tutti

Trama

Pamela, giovane ragazza rumena, bella e appariscente, vive con la nonna e la figlia in un paese alle porte di Bucarest. Senza lavoro e senza prospettive, ha un solo obiettivo: incontrare uno straniero online e sposarlo. Grazie a un'agenzia matrimoniale conosce così il belga Bruno, e senza dire nulla alla nonna fugge da lui nella speranza poi di tornare a prendere la figlia. Per Pamela la vita in Belgio non è però facile: senza conoscere la lingua, senza una vera intesa con Bruno, senza la sua bambina le giornate passano vuote e infinite. Nel frattempo, a casa, l'anziana nonna muore e il solo amico che Pamela abbia avuto, Marian, si prende cura della sua bambina...

Note

Pamela come un'eroina dei Dardenne, come Rosetta, come Lorna: una reietta, una donna ai margini. Dell'Europa, della società. Rumena, ragazza-madre, con la sola bellezza come mezzo per cercare altrove una vita diversa. Pamela come le migliaia di donne dell'est Europa che ancora oggi sogna di essere salvate dalla fuga oltre l'occidente (era già così nel primo film di Cristian Mungiu, Occident, e vent'anni dopo nulla è cambiato).

La regista Marta Bergman non fa mistero del modello di messinscena a cui si è ispirato per il suo debutto: fin dalla prima inquadratura la macchina da presa scruta da vicino il volto della protagonista, i suoi capelli, la sua pelle, le sue labbra; e poi, allargando lo sguardo, la misera casa che divide con la figlia e la nonna (la madre, «una puttana come te», come la definisce la nonna, è morta), il villaggio innevato alle porte di Bucarest e ancora più in là un Paese povero e abbandonato.


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