UN RITRATTO SEMPLICE DI UNA REALTÀ COMPLESSA CHE ATTENDE ANCORA UNA SOLUZIONE

NOUR

NOUR

92 min | Melodramma | Italia

Gli orari indicati corrispondono all'inizio di pubblicità e trailer.

Lo spettacolo inizia 5 minuti dopo.

La programmazione potrebbe subire variazioni senza preavviso.


Regia

Maurizio Zaccaro

Attori

Sergio Castellitto Linda Mresy Raffaella Rea Valeria D'Obici Thierry Toscan

Genere

Melodramma

Durata

92 min.

Nazione

Italia

Tipo

Classificazione

Per Tutti

Trama

A Lampedusa sbarcano migranti. Quelli che riescono a toccare la terraferma, quantomeno. Molti invece muoiono annegati, o per ipotermia. Altri ancora arrivano lì, ma sono stati separati dalla rispettiva famiglia: come Nour, una ragazzina siriana costretta dalla guerra a lasciare la propria patria, rimasta senza la madre Fatima. Pietro Bartolo, il dottore che si occupa di soccorrere i migranti, prende a cuore il caso di Nour.

Lampedusa, terra di confine. Luogo della speranza e della sua frustrazione: l'"isola del sale" è stato teatro negli ultimi anni di sbarchi di moltitudini di esseri umani, quasi mai trattati come tali e disposti a tutto per la possibilità di un futuro migliore.

Note

Nour di Maurizio Zaccaro, nella sua semplicità di linguaggio e umiltà di atteggiamento, può vantare diversi meriti. In primis quello di affrontare la vicenda attraverso un caso esemplare, senza presentare verità assolute o facili manicheismi. Anche il personaggio più vicino a incarnare la figura di villain, lo scafista senegalese Sandy, ha modo di esporre il suo punto di vista, attraverso un confronto deciso con Bartolo; e così per una giornalista, che ha la possibilità di smentire il pregiudizio del dottore con i fatti, dimostrando un'umanità che va al di là del sensazionalismo da ricerca dello scoop a tutti i costi.

Zaccaro ritorna a lavorare con Sergio Castellitto, dopo il film tv Il sindaco pescatore, e ritorna sul tema dell'immigrazione dopo L'articolo 2. Nour trae spunto da una vicenda realmente accaduta e raccontata in "Lacrime di sale", scritto dallo stesso Bartolo insieme a Lidia Tilotta a coronamento di un infaticabile lavoro di soccorso e assistenza, fisico e spirituale, svolto dal medico a Lampedusa.

Il suo cinema apparentemente prosaico si rivela nuovamente vincente in Nour, dove la polifonia di personaggi e relativi pareri prova a ricostruire le mille sfaccettature di un dramma in cui è più semplice additare presunti colpevoli che trovare delle soluzioni concrete.


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