Un ritratto riccamente lirico degli abitanti di Haiti
HEGEL'S ANGEL - L'ANGELO DI HEGEL
70 min | Docufilm | Haiti, Italia
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Lo spettacolo inizia 5 minuti dopo.
La programmazione potrebbe subire variazioni senza preavviso.
Regia
Simone Rapisarda Casanova
Attori
Genere
Docufilm
Durata
70 min.
Nazione
Haiti, Italia
Tipo
Film
Classificazione
Per Tutti
Trama
Ispirato alle cosmologie Vodou e Kanaval del sud di Haiti e scritto insieme all'intero cast e alla troupe, Zanj Hegel La (Angelo di Hegel) è una favola cinematografica che sfida i confini tra finzione, etnografia e fantasticheria. Il film segue un ragazzo curioso di nome Widley la cui vita, sospesa tra attività mondane e miti stranieri, si svolge lontano dal tumulto delle imminenti elezioni presidenziali. Mentre il ragazzo vaga attraverso una campagna evanescente, facendo commissioni per suo padre e facendo visite furtive a un editore cinematografico locale, i suoi occhi di ricerca diventano uno specchio per il nuovo incantesimo esotico che spazza il suo popolo da un impero all'altro.
Note
"Magistrale [...] Un ritratto riccamente lirico degli abitanti di Haiti contemporanea e la loro complessa relazione con il mondo esterno [...] combina in modo provocatorio tecniche cinematografiche di finzione e saggistica."
- Michael G. Smith (White City Cinema)
"Un intelligente meta-commento sull'invasione della modernità e sull'impatto dell'imperialismo culturale [...] Un'opera generosa e riccamente stratificata di autocoscienza cinematografica."
- Shaun Inouye (The Cinematheque)
"Tropes sull'assurdità della teoria d'autore [...] schiera un'estetica dell'allegoria senza mai soccombere al telos ideologico dell'allegoria."
- Peter Dickinson (Anthropologica)
"Riesce a sollevare domande su come si potrebbe rappresentare una cultura che non è la propria [...] Permette ai suoi spettatori di ripensare gli stereotipi su Haiti e la sua gente."
- Paige Smith (SAD Mag)
"Pensiero stimolante [...] che ci spinge a immaginare nuove possibilità che possono essere realizzate trasgredendo i confini convenzionali tra finzione ed etnografia."
- Dara Culhane (CIE)