UN FILM PER GRANDI E PICCINI CHE TRASPONE L'OPERA DI BUZZATI

LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA

LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA

82 min | Family, fantasy | Italia, Francia

Gli orari indicati corrispondono all'inizio di pubblicità e trailer.

Lo spettacolo inizia 5 minuti dopo.

La programmazione potrebbe subire variazioni senza preavviso.


Regia

Lorenzo Mattotti

Attori

Le voci di Toni Servillo Antonio Albanese Linda Caridi Maurizio Lombardi Corrado Invernizzi

Genere

Family, fantasy

Durata

82 min.

Nazione

Italia, Francia

Tipo

Film

Classificazione

Per Tutti

Trama

Tonio, figlio del re degli orsi, viene rapito dai cacciatori nelle montagne della Sicilia. In seguito a un rigoroso inverno che minaccia una grande carestia, il re decide di invadere la piana dove vivono gli uomini. Con l'aiuto del suo esercito e di un mago, riesce a vincere e a ritrovare Tonio. Ben presto, però, si renderà conto che gli orsi non sono fatti per vivere nella terra degli uomini. Il film è stato premiato a Roma Film Festival.

Dino Buzzati, uno dei più importanti autori della letteratura italiana del Novecento, scrisse e disegnò «La famosa invasione degli orsi in Sicilia» in qualità di zio per intrattenere le nipoti pubblicandola tra il gennaio e l'aprile 1945 sul Corriere della Sera fino a quando il quotidiano dovette sospendere le pubblicazioni in seguito alla Liberazione e la storia rimase incompleta. L'autore la rivide, la completò e la pubblicò nello stesso anno.

Note

Chi avrà la fortuna (e il piacere) di assistere a questa versione del testo portata sul grande schermo da Lorenzo Mattotti potrà legittimamente chiedersi perché ci siano voluti 74 anni (e sei di lavorazione) perché ciò accadesse.

La risposta sta nel fatto che è sempre sembrata un'operazione difficile trasporre le opere di Buzzati al cinema. Le sue atmosfere, la sua capacità di trasformare il quotidiano in metafora, il suo pessimismo della ragione che si alimentava anche di dimensioni 'altre' sembravano costituire un ostacolo insormontabile. Il deserto dei tartari fece numerosi passaggi di mano in mano prima di approdare a Zurlini e diventare l'unico film davvero avvicinabile all'estetica e all'etica buzzatiane.

Mattotti riesce a bissare l'impresa perché nella sua libera reinterpretazioe di artista qual è si legge un profondo rispetto per l'opera del Maestro. Quelle montagne che salgono aguzze, quei quadri appesi alle pareti del palazzo reale sono omaggi diretti alla pittura buzzatiana il quale, non dimentichiamolo, è stato l'autore di «Poema a fumetti» da lui completamente illustrato.


Nei nostri cinema